L'ablativo assoluto


Il costrutto sintattico dell’ablativo assoluto è molto frequente in latino. Esso è formato da un soggetto (nome o pronome) e da un verbo al participio (presente o perfetto) entrambi in caso ablativo e concordati fra loro. È detto “assoluto”, da absolutus, ovvero “sciolto”, perché deve essere privo di legami grammaticali con la reggente: questo significa innanzitutto che il soggetto dell’ablativo assoluto deve essere diverso da quello della frase reggente e che in quest’ultima non ci possono essere pronomi riferiti al soggetto dell’ablativo assoluto.


VALORI E RESA DELL’ABLATIVO ASSOLUTO
L’ablativo assoluto equivale a una subordinata che può avere valore temporale, causale, concessivo, avversativo o ipotetico. Rispetto alla reggente il participio presente esprime contemporaneità, il participio perfetto anteriorità. Il costrutto può essere reso in forma implicita con il gerundio (presente o passato) o con il participio (presente o passato). Tuttavia si può scegliere di tradurlo in  forma esplicita, introducendolo con la congiunzione adatta a seconda del tipo di subordinata che esso esprime, come puoi vedere dall’esempio:

EXCUBIIS DISPOSITIS

-  essendo state disposte le sentinelle (gerundio passato)
-  disposte le sentinelle (participio passato)
-  dopo che furono disposte le sentinelle (temporale)
-  poiché erano state disposte le sentinelle (causale)
-  benché fossero state disposte le sentinelle (concessiva)
-  mentre (invece) erano state disposte le sentinelle (avversativa)
-  se fossero state disposte le sentinelle (ipotetica)


ABLATIVO ASSOLUTO NOMINALE
Esistono anche altri costrutti in ablativo formati da due sostantivi o da un sostantivo e da un aggettivo/pronome che, benché privi del verbo al participio, sono forme di ablativo assoluto detto nominale, in tal caso infatti è come se fosse sottinteso il verbo sum, che manca del participio:

Cicerone consule
Durante il consolato di Cicerone

Me puero
Quand’ero bambino, al tempo della mia fanciullezza

Caesare duce
Sotto il comando di Cesare

 

RICORDA
• Il participio utilizzato nell’ablativo assoluto, se è al tempo presente, può essere impiegato qualsiasi verbo; se invece è al tempo perfetto, possono essere utilizzati solo i verbi deponenti intransitivi o transitivi attivi.
• Si può usare l’ablativo assoluto anche con i verbi deponenti transitivi il cui participio perfetto è utilizzato con significato passivo, come adeptus, comitatus, confessus… .

 

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