Il pronome


Il pronome è una parte variabile del discorso, che ha la funzione di “stare al posto del nome”, come indica la parola stessa (pro + nomen). Esso tuttavia può sostituire anche altri elementi, per esempio una proposizione.
Alcuni pronomi possono essere usati anche con funzione di aggettivi, in tal caso, invece si sostituire il nome, lo accompagnano per qualificarlo e definirlo meglio. I pronomi latini hanno una declinazione propria (detta, appunto, pronominale) caratterizzata da terminazioni particolari, in certi casi diverse da quelle dei nomi, mancano inoltre del caso vocativo, talvolta sostituito dal nominativo. Possono essere divisi in:
pronomi personali
pronomi possessivi
pronomi dimostrativi
pronomi determinativi
pronomi relativi
pronomi interrogativi
pronomi indefiniti
pronomi correlativi
I pronomi possessivi, determinativi, dimostrativi, interrogativi, indefiniti e correlativi possono svolgere anche la funzione di aggettivi.

Pronomi personali

I PRONOMI DI PRIMA E SECONDA PERSONA
In latino i pronomi personali di prima e seconda persona singolare e plurale hanno una declinazione propria

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Il genitivo di nos e vos presentano una doppia forma:
nostrum, vestrum nelle specificazioni partitive (che indicano il tutto di cui si considera una parte) e in unione con omnium (genitivo plurale di omnis);
nostri, vestri in tutti gli altri casi.
Con il complemento di compagnia il pronome personale in ablativo precede il cum e si fonde con esso: mecum (con me), tecum (con te), nobiscum (con noi), vobiscum (con voi).
Il pronome personale con funzione di soggetto di solito non viene espresso, come accade anche in italiano, tranne nel caso in cui si voglia evidenziare un contrasto o una contrapposizione con un altro soggetto.
Quando i pronomi personali di prima e seconda singolare e plurale si riferiscono al soggetto che compie l’azione, hanno valore riflessivo.

 

IL PRONOME DI TERZA PERSONA
Per il pronome di terza persona non riflessivo la lingua latina impiega il pronome determinativo is, ea, id (egli, ella, esso/a) oppure, meno frequentemente, il dimostrativo ille, illa, illud (egli, ella, esso).

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Le terminazioni del genitivo singolare (-ius) e del dativo singolare (-i) sono quelle tipiche dei pronomi. I pronomi is, ea, id e ille, illa, illud possono essere impiegati anche come aggettivi, cioè riferiti a un nome con il quale concordano in caso, genere e numero, e vanno generalmente tradotti con il dimostrativo “quello, quella”.

 

IL PRONOME DI TERZA PERSONA RIFLESSIVO
Il latino ha uno specifico pronome personale per la terza persona solo con valore riflessivo, ovvero riferito al soggetto della frase in cui si trova. Per il pronome personale riflessivo la lingua latina utilizza le seguenti forme, senza distinzione né di genere né di numero:

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Il complemento di compagnia con il riflessivo è secum.

Pronomi dimostrativi

In latino, i pronomi (e gli aggettivi) dimostrativi indicano, cioè “dimostrano”, come si colloca nello spazio, nel tempo o nel discorso un oggetto, una persona, un fatto di cui si sta parlando, che possono essere vicini o lontani sia fisicamente sia mentalmente. I pronomi dimostrativi sono:
hic, haec, hoc = questo (vicino a chi parla);
iste, ista, istud = codesto (vicino a chi ascolta);
ille, illa, illud = quello (lontano da chi parla e da chi ascolta).

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USO DEI DIMOSTRATIVI
Hic e ille possono essere utilizzati in correlazione per indicare persone, cose o fatti citati in precedenza; in questo caso, hic si riferisce a quelli nominati per ultimi, quindi più vicini al pronome, ille a quelli nominati per primi, e quindi più lontani dal pronome.
Mentre ille ha talvolta valore encomiastico (quell’illustre, quel famoso, quel noto), iste assume talora valore dispregiativo o ironico (costui, nel senso di “questo bel tipo”, “questo individuo”).
Illud assume talvolta il significato di “quel detto”, “quella frase”, “quel motto”.
Il pronome dimostrativo è spesso usato al neutro nei casi diretti con il valore di:
hoc: questa cosa
haec: queste cose
istud: codesta cosa
ista: codeste cose
illud: quella cosa
illa: quelle cose
Per i casi obliqui si ricorre al nome res (cosa) accompagnato dall’aggettivo pronominale: huius rei (di questa cosa), harum rerum (di queste cose), illis rebus (a quelle cose) ecc.
Ricorda che questa regola d’uso è valida anche per tutti gli altri pronomi.

Pronomi determinativi

I determinativi precisano un elemento della frase senza collocarlo nello spazio o nel tempo. Possono avere funzione di pronomi e di aggettivi e presentano le desinenze pronominali (-ius per il genitivo singolare e -i per il dativo singolare). I pronomi e aggettivi determinativi sono:
is, ea, id (egli, ella, esso, colui, colei, ciò, quello/a);
idem, eadem, idem (medesimo/a, identico/a, stesso/a);
ipse, ipsa, ipsum (proprio lui/lei, stesso/a, lui/lei in persona).

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USO DI IS, EA, ID
Questo pronome ha diversi usi:
• Ha la funzione di pronome personale di terza persona non riflessivo;
• I genitivi eius ed eorum/earum sono usati per esprimere il possessivo di terza persona non riflessivo;
• Concordato con un sostantivo, assume la funzione di aggettivo dimostrativo e si rende in italiano con “quello, quella”;
• Nella formula id est equivale a “cioè”, “ossia”, “ovvero”.

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Il pronome idem presenta la stessa declinazione di is, cui è aggiunta la particella -dem; l’unica modifica, oltre al nominativo maschile e neutro singolare idem, è la m che diventa n davanti a d: eundem, eandem, eorundem.
Come is, anche idem, al nominativo, dativo e ablativo plurali può presentare altre forme: eidem/idem e eisdem/isdem.

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USO DI IDEM E DI IPSE
I due pronomi idem e ipse, pur avendo significato simile, hanno un uso ben distinto:
Idem significa “lo stesso”, “il medesimo” e indica identità rispetto a un altro termine già citato in precedenza, oppure denota qualcosa comune a più persone o cose.
Ipse sottolinea con forza un termine, lo mette in rilievo rispetto ad altri (o in assoluto): assume così il valore di “egli stesso, in persona”, “proprio lui”, “perfino lui” o anche “da sé”, “spontaneamente”.

Pronomi relativi

Il pronome relativo in latino, come in italiano, svolge la doppia funzione di sostituire un termine della frase e di collegare tra loro due proposizioni. Il pronome relativo introduce una subordinata relativa riferendosi a un termine della reggente, detto antecedente. L’antecedente è in genere un nome o un pronome.
Ecco la declinazione del pronome relativo qui, quae, quod (che, il quale, la quale, la qual cosa).

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RICORDA
Con i complementi di compagnia la preposizione cum viene posposta alla voce del pronome relativo, fondendosi con essa: quocum, con il quale; quacum, con la quale; quibuscum, con i quali, con le quali, con cui.

Pronomi interrogativi

I pronomi, gli aggettivi e gli avverbi interrogativi servono a introdurre una domanda in forma diretta o indiretta.

 

IL PRONOME QUIS? QUID? E L’AGGETTIVO QUI? QUAE? QUOD?
Il pronome interrogativo quis? quid? (chi? che cosa?) presenta una forma comune per il genere maschile e femminile e una per il neutro.

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L’aggettivo interrogativo qui? quae? quod? si declina come il pronome relativo qui, quae, quod e viene tradotto con quale? che?.

USO DI QUIS? E DI QUI?
Quis? quid? si usa solo in funzione di pronome ed utilizzato soprattutto per chiedere l’identità precisa di una persona o di una cosa. Il neutro quid assume talora il valore avverbiale di “perché?”.
• L’aggettivo interrogativo qui? quae? quod? ha il significato di “quale?”, “che?” e serve per chiedere la qualità di una persona o di una cosa.

RICORDA
• Per esprimere il complemento di compagnia con un pronome o un aggettivo interrogativo sono più frequenti le forme quocum? e quibuscum? (con chi?) anziché cum quo? e cum quibus?.
• Quando quis? quid? è seguito dal partitivo “di noi/di voi” si usano le forme nostrum/vestrum (e non nostri/vestri).

 

UTER? UTRA? UTRUM?
Per individuare una persona o una cosa tra due (e non tra molte), il latino utilizza uno specifico pronome e aggettivo: uter? utra? utrum?, chi dei due? quale delle due cose?. Quando uter?, utra?, utrum?, in funzione di aggettivo, è seguito da un nome concorda con esso, quando invece è seguito da un altro pronome regge il genitivo (o e/ex + ablativo).

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ALTRI PRONOMI INTERROGATIVI
Altri pronomi e aggettivi interrogativi sono:
quisnam? quidam?, chi mai? che cosa mai? (pronome); quinam? quaenam? quodnam?, quale mai? (aggettivo)
ecquis? ecquid?, forse qualcuno? forse qualcosa? (pronome); ecqui? ecqua? equo?, forse qualche? (aggettivo)
quam multi? quam multae? quam multa?, quanti? quante? quante cose? (pronome)
quantus? quanta? quantum?, quanto grande? (aggettivo che indica grandezza)
qualis? quale?, quale? che tipo? che? (aggettivo che indica qualità)
quot?, quanti? quanto numerosi? (aggettivo indeclinabile che indica numero).

 

GLI AVVERBI INTERROGATIVI
Gli avverbi interrogativi più usati, uguali per forma ad altri avverbi, ma diversi per funzione e intonazione, sono: ubi? (dove?), quo? (verso dove?), qua? (per dove?), unde? (da dove?), quomodo?/qui? (in che modo?), quantum? (quanto?), cur?/quare? (perché?), quando? (quando?), quamdiu? (per quanto tempo?), quotiens? (quante volte?).

Pronomi indefiniti

Vengono classificati come indefiniti diversi pronomi e aggettivi che indicano generalmente una quantità o una qualità di persone, animali o cose. Alcuni hanno un senso positivo (qualche, qualcuno, alcuni ecc.), altri negativo (nessuno, nulla, niente). Per quanto riguarda la funzione, alcuni indefiniti sono sia pronomi sia aggettivi, alcuni solo pronomi, altri infine solo aggettivi.


PRONOMI E AGGETTIVI INDEFINITI DI SENSO POSITIVO
I principali pronomi e aggettivi indefiniti di senso positivo sono i seguenti, raggruppati in base al significato.

QUALCUNO, QUALCOSA, ALCUNO
Quis, quid (pronome), qualcuno, qualcosa; qui, quae, quod (aggettivo), alcuno, qualche. Indica persona o cosa del tutto indeterminata la cui esistenza è ipotetica (quindi è usato all’interno di frasi con valore ipotetico-dubitativo). La sua declinazione è identica a quella del pronome-aggettivo interrogativo quis? quid?.
Aliquis, aliquid (pronome), qualcuno, qualcosa; aliqui, aliqua, aliquod (aggettivo), alcuno, qualche. È l’indefinito latino più usato e indica persona o cosa di cui è certa l’esistenza, ma che non si conosce con precisione. È formato da quis (qui) e dal prefisso indeclinabile ali-:

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Quidam, quaedam, quiddam (pronome); quidam, quaedam, quoddam (aggettivo), un tale, un certo, taluno, alcuno. Indica qualcuno di cui non si vuole o non si può precisare l’identità. Pronome e aggettivo sono composti da quis (qui) e si declinano in modo regolare con l’aggiunta del suffisso indeclinabile -dam. Quando è usato in funzione di aggettivo, quidam è sempre posposto e talora si rende con “per così dire”, “direi quasi”.

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Quivis, quaevis, quidvis (pronome), chiunque, qualunque cosa, qualsiasi; quivis, quaevis, quodvis (aggettivo), qualunque. il suffisso -vis resta invariato, mentre qui, quae, quod si declina come il pronome relativo e interrogativo (genitivo cuiusvis, dativo cuivis, accusativo quemvis…).
Quispiam, quidpiam (pronome), qualcuno, qualcosa; quipiam, quaepiam, quodpiam (aggettivo), qualche, alcuno. È il meno usato di questo gruppo. Il suffisso -piam resta invariato, mentre qui, quae, quod si declina come il pronome relativo e interrogativo (genitivo cuiuspiam, dativo cuipiam, accusativo quempiam…)

CIASCUNO, OGNUNO, OGNI
Quisque, quidque (pronome), ciascuno, ognuno; quisquid, quaequid, quodque (aggettivo), ciascuno, ogni (con valore distributivo). Il suffisso -que resta invariato, mentre qui, quae, quod si declina come il pronome relativo e interrogativo: genitivo cuiusque, dativo cuique , accusativo quemque/quidque… Non compare mai a inizio di frase ed è posposto quando si trova dopo un pronome relativo, riflessivo o possessivo e dopo un superlativo.
Unusquisque, unumquidque, ognuno, ogni cosa (pronome); unusquisque, unaquaeque, unumquodque, ogni (aggettivo). Si usa in tutti i casi in cui non viene usato quisque. È formato da unus + quis + que: i due pronomi si declinano, mentre il suffisso -que resta invariato (genitivo uniuscuiusque, dativo unicuique, accusativo unumquemque/unumquidque…).

ENTRAMBI, L’UNO E L’ALTRO
Uterque, utraque, utrumque (pronome e aggettivo), l’uno e l’altro (dei due), entrambi. Concorda con il nome che lo accompagna, mentre vuole il genitivo partitivo del pronome. Al plurale è usato solo con i pluralia tantum o in riferimento a due gruppi.

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ALCUNI, QUALCHE
Aliquot (aggettivo indeclinabile), alcuni, parecchi; nonnulli, -ae,- a (aggettivo, ma anche pronome per il plurale di aliquis), alcuni, parecchi, certi.

TUTTO
Totus, -a, -um (aggettivo), tutto, intero, cioè non diviso in parti, si declina come un aggettivo della prima classe con desinenze pronominali al genitivo e dativo singolari (totius, toti); omnis,-e (pronome e aggettivo), tutto, ogni, in rapporto a un tutto considerato come un insieme si unità.

LA MAGGIOR PARTE, IN GRAN PARTE, PARECCHI
Plerique, pleraeque, pleraque (pronome e aggettivo), i più, la maggior parte. Può presentare il partitivo che segue al genitivo o nello stesso suo caso.

 


PRONOMI E AGGETTIVI INDEFINITI DI SENSO NEGATIVO
I pronomi e gli aggettivi di senso negativo sono:

Nemo, nihil (pronome, raro come aggettivo), nessuno, nulla; nullus,-a,-um (aggettivo, raro come pronome), nessuno, alcuno.

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Quisquam, quidquam (pronome), nessuno, nulla; ullus,-a,-um (aggettivo), nessuno, alcuno. Sono usati in frase negativa introdotta da nec, neque, ne, neve, neu e nelle interrogative retoriche di senso negativo. Il suffisso -quam resta invariato, mentre quis, quid si declina come il pronome relativo e interrogativo.
Neuter, neutra, neutrum (pronome e aggettivo), nessuno dei due; è la forma negativa di uter (ne + uter) e si declina come un aggettivo della prima classe con desinenze pronominali al genitivo e dativo singolari (neutris, neutri). Concorda con il nome che lo accompagna, mentre vuole il genitivo partitivo dell’eventuale pronome che lo segue.

RICORDA
• In latino due negazioni affermano, pertanto se in una proposizione abbiamo un pronome di significato negativo, non possiamo avere nessun’altra negazione.
• Se invece nemo, nihil e nullus sono uniti a una negazione, assumono valore positivo, ma, a seconda che la negazione preceda o segua il pronome, hanno significati diversi:
nemo non: tutti
non meno: qualcuno
nihil non: tutto
non nihil:  qualcosa
nullus non: ognuno
non nullus: qualche

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